Primo giorno - 25 settembre 2024 - Francesco, uomo di Pace
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XV– I pacifici Beati i pacifici, poiché saranno chiamati figli di Dio. Sono veri pacifici coloro che in tutte le contrarietà che sopportano in questo mondo, per l'amore del Signore nostro Gesù Cristo, conservano la pace nell'anima e nel corpo.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Oh, Signore, fa' di me lo strumento della Tua Pace; Là, dove è l'odio che io porti l'amore. Là, dove è l'offesa che io porti il Perdono. Là, dove è la discordia che io porti l'unione. Là, dove è il dubbio che io porti la Fede. Là, dove è l'errore che io porti la Verità. Là, dove è la disperazione che io porti la speranza. Là, dove è la tristezza, che io porti la Gioia. Là, dove sono le tenebre che io porti la Luce. Oh Maestro, fa ch'io non cerchi tanto d'essere consolato, ma di consolare. Di essere compreso, ma di comprendere. Di essere amato, ma di amare. Poiché: è donando che si riceve, è perdonando che si ottiene il perdono, ed è morendo, che si risuscita alla Vita eterna. Amen.
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura(FF 1020) Come la stella del mattino, che appare in mezzo alle nubi, con i raggi fulgentissimi della sua vita e della sua dottrina attrasse verso la luce coloro che giacevano nell'ombra della morte; come l'arcobaleno, che brilla tra le nubi luminose, portando in se stesso il segno del patto con il Signore, annunziò agli uomini il vangelo della pace e della salvezza. Angelo della vera pace, anch'egli, a imitazione del Precursore, fu predestinato da Dio a preparargli la strada nel deserto della altissima povertà e a predicare la penitenza con l'esempio e con la parola. Prevenuto dapprima dai doni della grazia celeste -come luminosamente appare dallo svolgimento della sua vita - si innalzò, poi, per i meriti di una virtù sempre vittoriosa; fu ricolmo anche di spirito profetico e, deputato all'ufficio degli Angeli, venne ricolmato dell'ardente amore dei serafini, finché, divenuto simile alle gerarchie angeliche, venne rapito in cielo da un carro di fuoco. Resta così razionalmente dimostrato che egli è stato inviato fra noi con lo spirito e la potenza di Elia.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Secondo giorno – 26 settembre 2024 - Francesco, uomo di unità
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XXIV- XXV- la vera dilezione Beato il servo che tanto è disposto ad amare il suo fratello quando è infermo, e perciò non può ricambiargli il servizio, quanto l'ama quando è sano, e può ricambiarglielo. Beato il servo che tanto amerebbe e temerebbe un suo fratello quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui, e non direbbe dietro le sue spalle niente che con carità non possa dire in sua presenza.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Rapisca, ti prego, o Signore, l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amor mio. Amen
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1028) Dio, infatti, aveva infuso nell'animo del giovane Francesco un sentimento di generosa compassione, che, crescendo con lui dall'infanzia, gli aveva riempito il cuore di bontà, tanto che già allora, ascoltatore non sordo del Vangelo, si propose di dare a chiunque gli chiedesse, soprattutto se chiedeva per amore di Dio. Una volta, tutto indaffarato nel negozio, mandò via a mani vuote contro le sue abitudini, un povero che gli chiedeva l'elemosina per amor di Dio. Ma subito, rientrato in se stesso, gli corse dietro, gli diede una generosa elemosina e promise al Signore Iddio che, d'allora in poi, quando ne aveva la possibilità, non avrebbe mai detto di no a chi gli avesse chiesto per amor di Dio. E osservò questo proposito fino alla morte, con pietà instancabile, meritandosi di crescere abbondantemente nell'amore di Dio e nella grazia. Diceva, infatti, più tardi, quando si era ormai perfettamente rivestito dei sentimenti di Cristo, che, già quando viveva da secolare, difficilmente riusciva a sentir nominare l'amore di Dio, senza provare un intimo turbamento.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Terzo giorno – 27 settembre 2024 - Francesco, uomo di umiltà
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XIX – l’umile servo di Dio Beato il servo, che non si ritiene migliore, quando viene lodato ed esaltato dagli uomini, di quando è ritenuto vile, semplice e spregevole, poiché quanto l'uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più. Guai a quel religioso, che è posto dagli altri in alto e per sua volontà non vuol discendere. E beato quel servo, che non viene posto in alto di sua volontà e sempre desidera mettersi sotto i piedi degli altri.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Altissimo glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. Et dame fede diricta, speranza certa e carità perfecta, senno e cognoscemento, Signore, che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura(FF 1047) Ormai ben radicato nell'umiltà di Cristo, Francesco richiama alla memoria l'obbedienza di restaurare la chiesa di San Damiano, che la Croce gli ha imposto. Vero obbediente, ritorna ad Assisi, per eseguire l'ordine della voce divina, se non altro con la mendicazione. Deposta ogni vergogna per amore del povero Crocifisso, andava a cercar l'elemosina da coloro con i quali un tempo aveva vissuto nell'abbondanza, e sottoponeva il suo debole corpo, prostrato dai digiuni, al peso delle pietre. Riuscì così, a restaurare quella chiesetta, con l'aiuto di Dio e il devoto soccorso dei concittadini. Poi, per non lasciare intorpidire il corpo nell'ozio, dopo la fatica, passò a riparare, in un luogo un po' più distante dalla città, la chiesa dedicata a San Pietro spinto dalla devozione speciale che nutriva, insieme con la fede pura e sincera, verso il Principe degli Apostoli.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Quarto giorno – 28 settembre 2024 - Francesco, uomo di Fede
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XXVI - Che i servi di Dio onorino i chierici. Beato il servo che ha fede nei chierici che vivono rettamente secondo le norme della Chiesa romana. E guai a coloro che li disprezzano. Quand'anche infatti siano peccatori, tuttavia nessuno li deve giudicare, poiché il Signore esplicitamente ha riservato solo a se stesso il diritto di giudicarli. Invero, quanto più grande è il ministero che essi svolgono del santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo che proprio essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri, tanto maggiore peccato commettono coloro che peccano contro di essi, che se peccassero contro tutti gli altri uomini di questo mondo.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia. Tu sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza. Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore, Tu sei fortezza, Tu sei rifugio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura(FF 1043) Quel padre carnale cercava, poi, di indurre quel figlio della grazia, ormai spogliato del denaro, a presentarsi davanti al vescovo della città, per fargli rinunciare, nelle mani di lui, all'eredità paterna e restituire tutto ciò che aveva. Il vero amatore della povertà accettò prontamente questa proposta. Giunto alla presenza del vescovo, non sopporta indugi o esitazioni; non aspetta né fa parole; ma, immediatamente, depone tutti i vestiti e li restituisce al padre. Si scoprì allora che l'uomo di Dio, sotto le vesti delicate, portava sulle carni un cilicio. Poi, inebriato da un ammirabile fervore di spirito, depose anche le mutande e si denudò totalmente davanti a tutti dicendo al padre: " Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d'ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro, che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza ". Il vescovo, vedendo questo e ammirando l'uomo di Dio nel suo fervore senza limiti, subito si alzò, lo prese piangendo fra le sue braccia e, pietoso e buono com'era, lo ricoprì con il suo stesso pallio. Comandò, poi, ai suoi di dare qualcosa al giovane per ricoprirsi. Gli offrirono, appunto, il mantello povero e vile di un contadino, servo del vescovo. Egli, ricevendolo con gratitudine, di propria mano gli tracciò sopra il segno della croce, con un mattone che gli capitò sottomano e formò con esso una veste adatta a ricoprire un uomo crocifisso e seminudo.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Quinto giorno- 29 settembre 2024 - Francesco, uomo povero in spirito
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XIV- la povertà di Spirito Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli. Ci sono molti che, applicandosi insistentemente a preghiere e occupazioni, fanno molte astinenze e mortificazioni corporali, ma per una sola parola che sembri ingiuria verso la loro persona, o per qualche cosa che venga loro tolta, scandalizzati, tosto si irritano. Questi non sono poveri in spirito, poiché chi è veramente povero in spirito odia se stesso e ama quelli che lo percuotono nella guancia.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Iddio, ogni bene, sommo bene, tutto il bene, che solo sei buono, fa' che noi ti rendiamo ogni lode, ogni gloria, ogni grazia, ogni onore, ogni benedizione e tutti i beni. Fiat! Fiat! Amen.
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1118) Spesso richiamava alla mente, piangendo, la povertà di Gesù Cristo e della Madre sua, e affermava che questa è la regina delle virtù, perché la si vede brillare così fulgidamente, più di tutte le altre, nel Re dei Re e nella Regina sua Madre. Anche quando i frati, in Capitolo, gli domandarono qual è la virtù che, più delle altre, rende amici di Cristo, rispose, quasi aprendo il segreto del suo cuore: " Sappiate, fratelli, che la povertà è una via straordinaria di salvezza, giacché è alimento dell'umiltà, radice della perfezione. Molteplici sono i suoi frutti, benché nascosti. Difatti essa è il tesoro nascosto nel campo del Vangelo: per comprarlo, si deve vendere tutto e, in confronto ad esso, si deve disprezzare tutto quello che non si può vendere ".
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sesto giorno – 30 settembre 2024 - Francesco, cantore fervente di Maria
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione I Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull'altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con gli occhi dello spirito, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria che sei vergine fatta Chiesa. ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa. Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate. Amen
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1048) Riparata anche questa chiesa, andò finalmente in un luogo chiamato Porziuncola, nel quale vi era una chiesa dedicata alla beatissima Vergine: una fabbrica antica, ma allora assolutamente trascurata e abbandonata. Quando l'uomo di Dio la vide così abbandonata, spinto dalla sua fervente devozione per la Regina del mondo, vi fissò la sua dimora, con l'intento di ripararla. Là egli godeva spesso della visita degli Angeli, come sembrava indicare il nome della chiesa stessa, chiamata fin dall'antichità Santa Maria degli Angeli. Perciò la scelse come sua residenza, a causa della sua venerazione per gli Angeli e del suo speciale amore per la Madre di Cristo. Il Santo amò questo luogo più di tutti gli altri luoghi del mondo. Qui, infatti, conobbe l'umiltà degli inizi; qui progredì nelle virtù; qui raggiunse felicemente la mèta. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Settimo giorno – 1 ottobre 2024 - Francesco, uomo fatto preghiera
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione XII - Come riconoscere lo spirito del Signore A questo segno si può riconoscere il servo di Dio, se ha lo spirito del Signore: se, quando il Signore compie, per mezzo di lui, qualcosa di buono, la sua "carne" non se ne inorgoglisce - poiché la "carne" è sempre contraria ad ogni bene - ma piuttosto si ritiene ancora più vile ai propri occhi e si stima più piccolo di tutti gli altri uomini.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro. Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all'amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene. Amen
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1059-1060) " Andate - disse il dolce padre ai figli suoi - annunciate agli uomini la pace; predicate la penitenza per la remissione dei peccati. Siate pazienti nelle tribolazioni, vigilanti nell'orazione, valenti nelle fatiche, modesti nel parlare, gravi nel comportamento e grati nei benefici. In compenso di tutto questo è preparato per voi il regno eterno ". Quelli, inginocchiati umilmente davanti al servo di Dio, accoglievano con intima gioia la missione della santa obbedienza diceva, poi, a ciascuno in particolare: Affida al Signore la tua sorte, ed Egli ti nutrirà. Erano queste le parole che egli ripeteva abitualmente, quando assegnava a qualche frate un incarico per obbedienza. Li suddivise a due a due, in forma di croce, inviandoli per il mondo. Dopo aver assegnato le altre tre parti agli altri sei, egli stesso si diresse con un compagno verso una parte del mondo, ben sapendo che era stato scelto come esempio per gli altri e che doveva prima fare e poi insegnare. Ma, poco tempo dopo quella partenza, il padre buono sentiva gran desiderio di rivedere la sua cara prole e, siccome non poteva farla ritornare egli stesso, pregava che lo facesse colui che raduna i dispersi d'Israele. E così avvenne che, senza bisogno di umano richiamo, insperatamente e non senza meraviglia da parte loro, si ritrovarono ugualmente insieme, secondo il suo desiderio e per opera della bontà divina.
Orazione conclusiva delle lodi/vespri: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Ottavo giorno – 2 ottobre 2022 - Francesco, uomo tutto di Vangelo
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione VII - La pratica dl bene deve accompagnare la scienza Dice l'apostolo: "La lettera uccide, lo spirito invece dà vita". Sono morti a causa della lettera coloro che unicamente bramano sapere le sole parole, per essere ritenuti i più sapienti in mezzo agli altri e potere acquistare grandi ricchezze e darle ai parenti e agli amici. Così pure sono morti a causa della lettera, quei religiosi che non vogliono seguire lo spirito della divina Scrittura, ma piuttosto bramano sapere le sole parole e spiegarle agli altri. E sono vivificati dallo spirito della divina Scrittura coloro che ogni scienza che sanno e desiderano sapere, non l'attribuiscono al proprio io, ma la restituiscono con la parola e con l'esempio all'altissimo Signore Dio, al quale appartiene ogni bene.
Pausa di silenzio
Preghiamo insieme: Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi a noi miseri di fare, per tua grazia, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che ti piace, affinché interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signor nostro Gesù Cristo e a te, o Altissimo, giungere con l’aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Unità, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen
Lodi / Vespri
Dopo la Lettura breve:
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1051) Nella chiesa della Vergine Madre di Dio dimorava, dunque, il suo servo Francesco e supplicava insistentemente con gemiti continui Colei che concepì il Verbo pieno di grazia e di verità, perché si degnasse di farsi sua avvocata. E la Madre della misericordia ottenne con i suoi meriti che lui stesso concepisse e partorisse lo spirito della verità evangelica. Mentre un giorno ascoltava devotamente la messa degli Apostoli, sentì recitare il brano del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli a predicare, consegna loro la forma di vita evangelica, dicendo: Non tenete né oro né argento né denaro nelle vostre cinture, non abbiate bisacce da viaggio, né due tuniche, né calzari, né bastone. Questo udì, comprese e affidò alla memoria l'amico della povertà apostolica e, subito, ricolmo di indicibile letizia, esclamò: " Questo è ciò che desidero questo è ciò che bramo con tutto il cuore! ".Si toglie i calzari dai piedi; lascia il bastone; maledice bisaccia e denaro e, contento di una sola tonaca butta via la cintura e la sostituisce con una corda e mette ogni sua preoccupazione nello scoprire come realizzare a pieno le parole sentite e adattarsi in tutto alla regola della santità, dettata agli apostoli.
Preghiera conclusiva: O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, tu hai chiamato il tuo servo Francesco a riparare la Chiesa e l’hai reso in tutto conforme al Cristo tuo Figlio. Volgi lo sguardo al tuo popolo e compi l’opera predisposta nella tua misericordia, perché tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è in rovina si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Nono giorno – 3 ottobre 2024 - Francesco, uomo tutto di Dio
Canto d’esposizione Silenzio di adorazione personale
Ammonizione VI - La sequela del Signore Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. Le pecore del Signore l'hanno seguito nella tribolazione e persecuzione nell'ignominia e nella fame, nella infermità e nella tentazione e in altre simili cose; e ne hanno ricevuto in cambio dal Signore la vita eterna. Perciò è grande vergogna per noi servi di Dio, che i santi abbiano compiuto queste opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il semplice raccontarle.
Pausa di silenzio
Preghiamo a cori alterni: Laudato si, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore e sostengo infirmitate e tribulazione. Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullo omo vivente po’ scampare. Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali! Beati quelli che troverà ne le tue sanctissime voluntati, ca la morte seconda no li farrà male. Insieme: Laudate e benedicite mi Signore, e rengraziate e serviteli cun grande umiltate.
Lodi / primi vespri della Solennità
Dopo la Lettura breve:
Transito del nostro padre san Francesco tratto dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura (FF 1239) Durante il biennio che seguì alla impressione delle stimmate, egli, come una pietra destinata all'edificio della Gerusalemme celeste, era stato squadrato dai colpi della prova, per mezzo delle sue molte e tormentose infermità, e, come un materiale duttile, era stato ridotto all'ultima perfezione sotto il martello di numerose tribolazioni. Nell'anno ventesimo della sua conversione, chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola, per rendere a Dio lo spirito della vita, là dove aveva ricevuto lo spirito della grazia. Quando vi fu condotto, per dimostrare che, sul modello di Cristo-Verità, egli non aveva nulla in comune con il mondo, durante quella malattia così grave che pose fine a tutto il suo penare, si prostrò in fervore di spirito, tutto nudo sulla nuda terra: così, in quell'ora estrema nella quale il nemico poteva ancora scatenare la sua ira, avrebbe potuto lottare nudo con lui nudo.
Così disteso sulla terra, dopo aver deposto la veste di sacco, sollevò la faccia al cielo, secondo la sua abitudine totalmente intento a quella gloria celeste, mentre con la mano sinistra copriva la ferita del fianco destro, che non si vedesse. E disse ai frati: “Io ho fatto la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni”.
Piangevano, i compagni del Santo, colpiti e feriti da mirabile compassione. […]
Finalmente, avvicinandosi il momento del suo transito, fece chiamare intorno a sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della sua morte con espressioni carezzevoli li esortò con paterno affetto all'amore di Dio. Si diffuse a parlare sulla necessita di conservare la pazienza, la povertà, la fedeltà alla santa Chiesa romana, ma ponendo sopra tutte le altre norme il santo Vangelo. Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. Inoltre aggiunse ancora: “State saldi, o figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua grazia!”.
Terminata questa dolce ammonizione, l'uomo a Dio carissimo comandò che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di Giovanni, che incomincia: “Prima della festa di Pasqua...”. Egli, poi. come poté, proruppe nell'esclamazione del salmo: “Con la mia voce al Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al versetto finale: “Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la ricompensa”.
Quando, infine, si furono compiuti in lui tutti i misteri, quell'anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa nell'abisso della chiarità divina e l'uomo beato s’addormentò nel Signore.
Si prosegue con la celebrazione dei primi vespri. Se invece la lettura è stata inserita nelle lodi mattutine, si può concludere la preghiera con la seguente orazione:
Orazione conclusiva delle lodi: O Dio, che per infiammare il nostro spirito con il fuoco del tuo amore, hai impresso nel corpo del serafico Padre San Francesco i segni della passione del Figlio tuo; concedi a noi, per sua intercessione, di conformarci alla morte di Cristo per essere participi della sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen
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